[ … Le poesie di Gialuigi Gherzi sono poesie generose, fluide mai stitiche.
Una lingua che non passa il tempo a meditarsi, una lingua aperta, mai sospettosa…]
[… La bellezza viene da qui, si sente un fondo di bontà, si sente un io attento,
mai invadente: il poeta non è un atleta della lingua, ma un servitore della vita.
E chi legge è come se avesse un compagno di strada….]
.
E per le banchine ne ho visti tanti
che non pensavo che morte
ne avesse a tal punto distrutti.
Sbiancati alla luce artificiale
esposti notte e giorno,
reperibili sempre e per chiunque,
quando la città preme per svuotarsi
smontano dalle vetture,
smontano dai vagoni
come smontassero dalla vita.
A qualcuna, un residuo di trucco,
rende artificiale lo sguardo.
Ad altre, ad altri,
le guance sono cascate,
non più obbligate a presentarsi.
Lo senti l’urlo? Lo senti l’ordine?
Che impone il carico
di una nuova borsa della spesa,
di una nuova sacca da palestra,
di un nuovo carrello
e poi avanti, per questi corridoi
seguendo le frecce che,
acquisto dopo acquisto,
offerta dopo offerta,
portano allo schermo
dov’è proiettata
la morte del mondo.
C’est tellement juste cette poésie.
Je l’attendais…