Studioso della società e storico.

Ricercatore presso l’Università Bicocca e autore di numerose pubblicazioni

sul tema della disabilità, tra cui ricordiamo:

  • Schianchi, M. (2019). Le social derrière le handicap. Étude historique du cas italien (XIXe-XXe siècles). L’Harmattan Italia-Francia
  • Schianchi, M. (2018). Da Freaks a Quasi amici, tra inquietudini, spettacolo e consolazioni. Intervento presentato a: Fuori dagli schermi: cinema e disabilità, Università degli Studi Milano Bicocca
  • Schianchi, M. (2018). Segregazione e disabilità. I rischi dell’ideologia. In G. Merlo, & C. Tarantino (a cura di), La segregazione delle persone con disabilità. I manicomi nascosti in Italia (pp. 81-85). Maggioli.
  • (2017). La dette symbolique. Une étude d’histoire de l’infirmité (Milan, 1860-1915). (Tesi di dottorato, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi, 2017)
  • Schianchi, M. (2015). Un handicappato è un handicappato. Alcune riflessioni su una tautologia sociale. In L’attrazione speciale. Minori con disabilità

Ma anche:

  • Schianchi, M. (2005). La terza nazione del mondo. La disabilità tra realtà e pregiudizi

Matteo Schianchi, ne “La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà”, introduce il discorso con un dato significativo: oltre 650 milioni di persone, solo in Italia 3 milioni, appartengono alla cosiddetta categoria dei “disabili”. Praticamente il 10% della popolazione mondiale, tanto che tutte insieme queste persone popolerebbero la terza nazione del pianeta dopo Cina e India. Sottolineata la pregnanza della realtà dei disabili, l’autore fa riferimento anche ad esempi conosciuti e recenti, come quello di Oscar Pistorius – atleta sudafricano inizialmente escluso dalla partecipazione olimpica da parte della Federazione internazionale di atletica – attraverso i quali non emerge affatto l’immagine edulcorata della “terza nazione”.

(i) Al contrario, quello della disabilità è un mondo rappresentato come fatica pura: “l’handicap è un verdetto inappellabile,vissuto sul proprio corpo, comunicato ai genitori di un bambino non ancora nato o con poco tempo di vita. E’ il giorno in cui tutto è crollato”.Spesso un esperienza di solitudine.Proprio per questo, compiendo un ragionamento attraverso le civiltà e giungendo ai giorni nostri, l’autore parla della disabilità in modo privo di retorica, schietto. Ne parla, e già questo è un primo grande passo avanti tra perbenismo e inadeguatezza sociale.   (Alen Custovic)

Matteo, oltre ad essere uno studioso della società e della storia contemporanea, egli stesso disabile ha anche partecipato agli Europei e ai Mondiali di nuoto con la nazionale italiana di sport disabili. Un particolare niente affatto secondario per riuscire a comprendere al meglio lo spirito dell’uomo, onesto, scientificamente obbiettivo ma che allo studio rigoroso sa aggiunge il cuore.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo anche: